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Malattie dell'invecchiamento cerebrale

L’ invecchiamento è un processo biologico molto complesso, inevitabile, determinato dalle modificazioni geneticamente programmate e da un accumulo di insulti: sociali, ambientali, alimentari e derivanti anche dal nostro stile di vita, dal nostro visuto.
L’invecchiamento non vuol dire malattia, si accompagna però, in modo molto subdolo ai diversi processi patologici, con grande variabilità da persona a persona, processi patologici che diventano con gli anni malattie croniche .
E’ molto frequente per esempio la perdita di elasticità del apparato vascolare, la formazione di placche ateromatose, con conseguente stenosi arteriosa, la cosiddetta aterosclerosi che sta alla base della malattia cardio-vascolare e della patologia vascolare cerebrale e periferica con la sua influenza su tutto l’organismo.
L’aumento di peso e i disturbi metabolici portano all’ instaurarsi della sindrome metabolica, considerata ormai una malattia sociale.
La sindrome metabolica comprende : sovrappeso, obesità, HTA, diabete con le loro complicazioni: oculari, neurologiche, vascolari, renali e la sua influenza negativa sul funzionamento generale del organismo intero.
E’ frequente anche la malnutrizione, come risultato di diverse abitudini, credenze, convinzioni sbagliate, comodità ecc. Questo comporta un eccesso, oppure una carenza di diversi principi attivi che danneggiano la struttura e la funzionalità cellulare dell’ organismo intero.
Le malattie osteoarticolari sono molto presenti e molto diffuse, come l’ osteopatia, l’artrosi, la poliartrosi, l’osteoporosi, l’osteomalacia ecc.
Ugualmente si nota la presenza sempre più alta di malattie cerebrali, come la malattia di Alzheimer, la demenza senile o la Sindrome di disadattamento socio familiare.
Cè’ da fare una bella differenza tra la malattia di Alzheimer e la demenza senile anche se la sintomatologia finale è uguale.
La prima, la malattia di Alzheimer, ha un inizio molto precoce, verso i 55-60 anni, non si conosce ancora esattamente la causa, la sua evoluzione è continua e la terapia che non ferma la evoluzione, è solo sintomatica.
La demenza senile invece si chiama senile perchè si crea con gli anni che passano come il risultato in genere di diversi,tanti piccoli-medi, insulti cerebrali, creati da una patologia o una disfunzione che parte dal resto del organismo e da tante diverse carenze o eccessi che creano una sofferenza cerebrale nel tempo.
La malattia di Alzheimer ha il suo percorso e niente ancora la può fermare.
La demenza senile può essere evitata. Si può e si deve intervenire per evitare che si instauri.
Le malattie immunitarie se croniche, indeboliscono ancora di più la capacità di difesa dell’ organismo con conseguenze su tutti gli organi.
Le disfunzioni ormonali se croniche modificano la struttura e la funzionalità della maggior parte degli organi del nostro organismo, compreso l’ apparato muscolo-scheletrico.
Lo stesso discorso vale per le malattie del apparato respiratorio, del apparato gastro intestinale ecc.
Nello stesso tempo, vivendo in una società sempre più moderna, stressante, inquinata, con un modo di alimentazione modificato e con il rischio di vivere più nella solitudine che in mezzo alle relazioni affettive e sociali, le malattie croniche diventano le nostre compagne in tarda età.
Il raggiungimento del centesimo compleanno non è più un evento cosi raro e le malattie correlate all’ età sono erroneamente per molte persone considerate normali per la loro età.
Il passare degli anni non vuol dire l’instaurarsi delle malattie.
E’ la dimostrazione che non tutti i novantenni soffrono di artrosi, demenze, diabete, HTA , patologie osteo-articolari ecc.
Per questo motivo con una serie di accorgimenti si possono prevenire, oppure se ci sono già, si può evitare la loro cronicizzazione, le loro complicazioni, evitando cosi la disabilità e sopratutto la sofferenza.