Passa ai contenuti principali

Post

Cefalee

Poiché ogni tipo di cefalea necessita di una sua terapia specifica, una terapia efficace non deve prescindere dal corretto inquadramento diagnostico, che segua una classificazione condivisa. La 2a edizione della classificazione della Società Internazionale per le Cefaleecostituisce oggi il riferimento principale per un approccio razionale in cui sono elaborati e condensati molti anni di ricerca scientifica. Vengono distinte le cefalee primarie (emicrania, cefalea muscolo-tensiva, cefalea a grappolo) e le cefalee secondarie (secondarie a patologie cerebrali, craniali, internistiche o psichiatriche, oltre a quelle derivanti da abuso di farmaci, ad es. analgesici), infine lenevralgie craniali, tra cui la nevralgia del trigemino. Nella pratica clinica, l’emicrania con le sue varianti è la cefalea più frequente di cui soffrono le persone che cercano l’attenzione del neurologo specializzato. L’emicrania spesso non è riconosciuta, e anche se riconosciuta come tale, spesso non è trattat

Ipertensione

Per ipertensione si intende una pressione arteriosa più alta del normale. «In caso di pressione alta, il cuore deve faticare di più per spingere il sangue in circolo e, nel tempo, questo stato porta al danneggiamento dei vasi arteriosi, a cominciare dalle arteriole più piccole». Dal momento che la pressione sanguigna aumenta con l’età, subisce variazioni durante la giornata, durante uno sforzo o un’emozione, è importante definire un limite tra normale e patologico. Guarda la tabella con la classificazione dei livelli di massima e minima secondo le recenti linee guida dell’European society of hypertension/European society of cardiology e impara a misurare la pressione correttamente. CAUSE. Le cause dell’ipertensione solo nel 5% dei casi sono legate a condizioni fisiopatologiche definite (come stenosi dell’arteria renale, patologia neuroendocrina, nefropatia), mentre nel 95% non sono identificabili. Sono predisponenti fattori di tipo genetico, ambientale, legati all’esercizio fisi

Terapia Dimagrante

L’approccio terapeutico deve essere multidisciplinare; è necessaria la collaborazione di un esperto psichiatra-psicologo, dell’internista e in molti casi può risultare utile anche quella di un nutrizionista. In rapporto all’origine psichiatrica dell’anoressia nervosa, la rimozione dei fattori psichici e ambientali che inducono il distorto comportamento alimentare rappresenta un momento terapeutico primario. Gli altri parametri sono rappresentati dal grasso sottocutaneo, dalle masse muscolari e altro; ma ciò che riflette in maniera esatta le variazioni fisiologiche a un’utilizzazione inadeguata di proteine e/o di energia è l’indice creatinina/altezza, ovvero il rapporto tra l’escrezione di creatinina al giorno rispetto al sesso e all’altezza del soggetto. La psicoterapia viene effettuata con metodologie diverse: psicoterapia cognitiva, comportamentale o dinamica, individuale o di gruppo, familiare ed altre. Ciascun trattamento si rivela efficace in una percentuale di soggetti;

Malattie dell'invecchiamento cerebrale

L’ invecchiamento è un processo biologico molto complesso, inevitabile, determinato dalle modificazioni geneticamente programmate e da un accumulo di insulti: sociali, ambientali, alimentari e derivanti anche dal nostro stile di vita, dal nostro visuto. L’invecchiamento non vuol dire malattia, si accompagna però, in modo molto subdolo ai diversi processi patologici, con grande variabilità da persona a persona, processi patologici che diventano con gli anni malattie croniche . E’ molto frequente per esempio la perdita di elasticità del apparato vascolare, la formazione di placche ateromatose, con conseguente stenosi arteriosa, la cosiddetta aterosclerosi che sta alla base della malattia cardio-vascolare e della patologia vascolare cerebrale e periferica con la sua influenza su tutto l’organismo. L’aumento di peso e i disturbi metabolici portano all’ instaurarsi della sindrome metabolica, considerata ormai una malattia sociale. La sindrome metabolica comprende : sovrappeso, ob

Attacchi di panico

L’attacco di panico è un’eccessiva reazione fisica e psichica dovuta a quello che noi percepiamo come un pericolo (ansia), anche se in realtà non è tale. Si distingue per tre caratteristiche principali: consiste in una intensa apprensione, paura e ansia; arriva di solito quasi improvvisamente; ha, generalmente, una breve durata. Quando gli attacchi di panico sono ricorrenti, si parla di “Disturbo di panico”. Spesso un attacco di panico non è preannunciato da nessun sintomo in particolare, arriva improvvisamente e inaspettatamente, “a ciel sereno”. È questo il motivo per cui spaventa tanto. In realtà ha sempre un fattore scatenante, anche quando non siamo in grado di riconoscerlo come tale. I sintomi fisici più comuni sono: sensazione di soffocare; sensazione di groppo alla gola; sensazione di non riuscire a respirare, e quindi respirazione affannata; battito del cuore accelerato; dolori al petto; mal di testa; la sensazione di dovere andare al bagno; gamb

Malattie Nevralgiche

Le malattie dei plessi brachiale e lombosacrale causano un disturbo misto motorio e sensitivo dell’arto corrispondente, con un modello di distribuzione che non corrisponde né alla radice né al nervo. Le patologie della porzione superiore del plesso brachiale causano una sintomatologia deficitaria delle spalle, quelle della parte inferiore provocano la mano. Nei neonati, la trazione durante il parto può causare una plessopatia, mentre negli adulti può essere un trauma o l’invasione di un cancro metastatizzato (in genere il plesso brachiale per i carcinomi del polmone o della mammella, quello lombosacrale per le neoplasie intestinali o genitourinarie). Se il plesso è stato compreso in una parte sottoposta a radiazione (p. es., per carcinoma della mammella), una plessopatia può conseguire alla fibrosi. I diabetici possono sviluppare una plessopatia lombare superiore dolorosa associata alla perdita di peso; il plesso lombosacrale può essere compresso da un ematoma, soprattutto nei pazie

Dolori e patologie della colonna vertebrale

L’80 per cento degli italiani ne ha sofferto almeno una volta nella vita, è infatti uno dei disturbi più diffusi (seconda causa di assenza per il lavoro). Si tratta del mal di schiena, una malattia spesso trascurata, ma in continuo aumento, perché il fumo, lo stress, la vita sedentaria e le posizioni scorrette in ufficio si ripercuotono immancabilmente sulla salute della colonna vertebrale incidendo profondamente sulla qualità della vita di chi ne è colpito. La maggior parte delle persone impara a conviverci (sbagliato!), non ritenendolo il sintomo di una malattia, ma la conseguenza di uno stile di vita o dell’inevitabile processo di invecchiamento. Spesso il mal di schiena è un campanello d’allarme che può segnalare una malattia anche seria: soprattutto quando il dolore sopraggiunge senza motivo e si accompagna a perdita di peso e malessere generale. Fortunatamente la maggior parte delle persone che ne sono colpite guarisce entro 2-4 settimane. Soltanto in una piccola percentuale d

Cure per la circolazione cerebrale

Con la circolazione del sangue il nutrimento viene portato in ogni parte del corpo. È un percorso complesso sul cui funzionamento possono influire fattori di diversa natura: quello che a volte viene avvertito come un problema circolatorio, può dipendere invece dal tipo di nutrimento che arterie e vene trasportano, quindi dalla alimentazione più o meno equilibrata e dal tipo di assorbimento degli alimenti ingeriti. Quindi il problema circolatorio non può essere considerato a sé stante ma va invece integrato in una visione più globale. Esiste poi un secondo ordine di problemi: le arterie (quelle che portano il sangue fresco ed ossigenato, rosso) e le vene (quelle che portano invece all’indietro verso il cuore il sangue già utilizzato, quindi più scuro), sono degli organi cavi, cioè vuoti all’interno; ciò fa sì che possano essere facilmente contratti o essere sede di vari spasmi. In genere la risposta dell’organismo a particolari stati psichici ed emozionali, può condurre proprio

Malattie del cervello

Le malattie neurologiche degenerative risultano essere patologie che si differenziano le une dalle altre per quel che riguarda i sintomi, la manifestazione e l’evoluzione, ma che hanno tutte in comune un elemento, ovvero una fase di degenerazione progressiva del sistema nervoso centrale o periferico, ed i cui effetti ricadono sul sistema cognitivo o motorio. Tra le malattie neurologiche degenerative si annoverano il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, l’atrofia multisistemica, la sclerosi laterale amiotrofica, la sclerosi multipla, ed altre gravi patologie neuromuscolari. Il livello di gravità che caratterizza queste malattie neurologiche degenerativeè di un’intensità tale che spesso, a metodiche terapeutiche cliniche devono essere affiancate terapie di sostegno e di supporto non solo indirizzate a chi ne soffre, ma anche ai familiari che li accudiscono. Alcune malattie neurologiche degenerative infatti sono in grado di compromettere le capacità motorie dell’individuo,

Cure dell'epilessia

L’epilessia è la tendenza a convulsioni ricorrenti, la temporanea alterazione, di una o più, delle normali funzioni cerebrali. Le convulsioni sono, per definizione, anomalie neurologiche, transitorie, provocate da un’attività elettrica anomala del cervello. Quali sono le cause dell’epilessia? Le convulsioni, causate dall’epilessia, sono il sintomo di una disfunzione cerebrale e possono essere provocate da una vasta gamma di malattie o lesioni: - Trauma cranico; - Trauma da parto; - Infezioni cerebrali; - Tumore cerebrale; - Ictus; - Intossicazione da farmaci; - Squilibri metabolici. L’epilessia, però, può manifestarsi anche senza una causa evidente o rappresentare una predisposizione ereditaria. Quali sono i sintomi di un attacco epilettico? Le convulsioni epilettiche possono essere suddivise in due gruppi: generalizzate e parziali. Convulsioni generalizzate Esistono due principali tipi di convulsioni generalizzate: da grande male e da piccolo male o asse

Cure per la depressione - ansia - nevrosi - insonnia

Nella cura delle patologie che riguardano la sfera psichica – come ansia, depressione e insonnia – la fitoterapia trova un ottimo ambito e una valida alternativa al farmaco di sintesi. Con debite eccezioni: a fronte di affezioni psicotiche profonde e disturbi gravi della personalità – come quelli che portano il paziente, ad esempio, a perdere il contatto con la realtà – è indispensabile un approccio terapeutico specialistico e tradizionale e il vegetale può essere utilizzato – quantomeno in una prima fase – come supporto alla terapia farmacologica classica. Senza mai dimenticare che le piante, oltre a rappresentare un valido aiuto per l’approccio terapeutico ad uno svariato numero di patologie, possono allo stesso tempo essere nocive. ANSIA La cura dell’ansia attraverso metodi fitoterapici non trova un’applicazione specifica per ogni manifestazione ad essa legata, ma l’azione calmante di diverse piante è evidentemente utile in presenza di qualsiasi fenomeno ansioso. Pasticche